Il blog è uno strumento molto pratico e veloce nella comunicazione. Purtroppo non posso ancora permettermene uno su un server mio (che vorrei in jsp), quindi questo è il mio blog principale, nel tempo portero' i post anche sul sito statico, in attesa di qualcosa che possa sentire veramente mio ;-)

13 marzo 2009

Il nucleare? Troppo caro, ora gli Stati vivono la crisi.

di Francesca Romana Massaro (da: www.ilpadova.it del 13/03/2009)

Jeremy Rifkin Economista, PRESIDENTE DELLA FET E UNO DEI MASSIMI ESPERTI DI ENERGIE RINNOVABILI

L'energia pulita collegata ad una rete democratica di comunicazione, questa la chiave del successo della terza rivoluzione industriale studiata e prevista dall'economista americano, Jeremy Rifkin, presidente della Foundation of Economic Trends. È su tali basi che lo studioso, che ha lavorato anche per l'Ue, ha sviluppato la sua teoria che salverà il mondo dagli sconvolgimenti climatici, basata su quattro pilastri: le energie rinnovabili, gli edifici a energia positiva, l'idrogeno e gli smart grids.

Ha sostenuto che: "Se rinnovassimo tutte le centrali nucleari esistenti, il risparmio di emissioni sarebbe minimo". Il Governo inizierà la costruzione di nuove centrali entro il 2013. Cosa ne pensa?
Ritengo che non si tratti di una buona politica. L'economia globale, in questi mesi è fortemente cambiata. È finita l'era dei billioni di dollari. A questo proposito, solo per farla partire, una centrale, servirebbero tra i 2 e i 5 billioni di dollari. Chi ce li ha a disposizione in questo momento? In più, non si sa ancora come contenere le perdite nucleari nei pressi dei siti. Per non parlare poi degli esempi attuali. Basta vedere la situazione della Francia, lì il 40% dell'acqua viene utilizzato per raffreddare i reattori e, magari, manca l'acqua per irrigare i campi.

Cosa Pensa del Nobel Yunus e del suo progetto del microcredito e della banca dei poveri? Approva quella filosofia?
È un modello molto interessante, simile alla mia concezione. Entrambi siamo a favore del "potere
alla gente" e per entrambi è proprio dalla gente comune che parte l'iniziativa. D'altronde viviamo
nell'epoca dello scambio, basta pensare a Internet e a come si moltiplicano i siti di scambio di
file musicali o quelli in cui ognuno può caricare il proprio video. La stessa cosa faranno le nuove
costruzioni secondo il mio piano: ognuna produrrà l'energia necessaria - che sarà pulita - e quella in più verrà messa in condivisione grazie alla rete democratica.

Per realizzare la terza rivoluzione industriale, quindi saranno necessari nuovi modelli architettonici per costruire le case, quanto costerà tutto ciò?
Si tratta di un'operazione da fare gradualmente, in questo modo non inciderà molto sui bilanci. Prendiamo come esempio la Sicilia. Sarà questa la prima regione al mondo che attuerà il mio piano energetico rivoluzionario. Come stabilito con il presidente della Regione, Lombardo, miglioreremo i palazzi già esistenti e quelli da costruire verranno creati secondo i nuovi modelli. E così si aiuterà anche la ripresa del campo dell'edilizia. A lavorare infatti saranno operai del posto insieme agli architetti e agli ingegneri.

Ritiene che i cittadini siciliani siano pronti a un contatto diretto con le energie alternative?
Non lo so, ma spero che si facciano coinvolgere. La Sicilia può diventare un modello non solo per
l'Italia ma anche per tutti i paesi del Mediterraneo grazie alla sua posizione ideale e alla enorme
quantità di sole sulla quale può fare affidamento. Una Sicilia più tecnologica vuole dire anche più
lavori per i locali, più impieghi e una economia in netta ripresa.

Ritiene che se fosse attuata già la rete democratica di cui lei parla, si sarebbe evitata la crisi economica o la nascita dei titoli tossici?
Sicuramente. La crisi economica non sarebbe mai iniziata. Basta pensare a quante riserve sono state ammassate nel corso degli anni, dal '70 e soprattutto negli anni '80 con il boom economico. Il problema è che proprio dopo il boom si è iniziato a sperperare, a costruire senza ratio e fare in modo che l'offerta superasse la domanda. Ora l'unica cosa che può ritirarci su è una rivoluzione tecnologica accompagnata dall'utilizzo delle nuove energie.

A proposito di crisi economica, esistono finanziamenti dell'Unione Europea per i progetti relativi alle energie alternative?
Certamente. Non solo esistono, ma sono già a disposizione degli individui interessati. L'idea di far moltiplicare le centrali eoliche o gli impianti per l'utilizzo delle energie alternative, è alla base del pensiero europeo. L'Unione stessa sta cercando di fare in modo che i cittadini familiarizzino con gli impianti di ultima generazione.

10 febbraio 2009

Riposo, soldato Sacconi

09 febbraio 2009

Piergiorgio Welby

Piergiorgio Welby

… se un medico vi dicesse: “Lei ha una malattia incurabile e le resta poco da vivere, però… noi potremmo farle un buco in pancia (gastrostomia) per poterla alimentare, poi le praticheremo un foro nel collo (tracheostomia) per permetterle di respirare, le introdurremo un tubicino nell’uretra (catetere vescicale) per consentirle di urinare, un’infermiera le svuoterà giornalmente l’intestino… naturalmente dovremo sottoporla a forti terapie antibiotiche per contenere le infezioni causate dai tubi… inevitabilmente dovrà sopportare i decubiti, piaghe dolorose che corrodono la carne fino all’osso… però lei potrà vivere… un anno o più!”;
… se un medico vi dicesse: “Lei ha una malattia incurabile e le resta poco da vivere, però… noi potremmo ridurre le sue sofferenze al minimo e, su sua richiesta, procurarle una morte indolore, purtroppo la scienza ha i suoi limiti”.
Da quale medico vorreste essere curati?

20 gennaio 2009

Cose ovvie ma non scontate

Per saper stare con qualcuno, è necessario prima saper stare da soli.
Per conoscere bene l'altro, è necessario prima conoscere realmente se stessi.
Saprai chi sei solo dopo che avrai capito come ti vedono gli altri.

ne sapete altre?

07 agosto 2008

Governo Berlusconi in 3 mesi di vita

da: www.antoniodipietro.com (commento di Sante Marafini)

Il blog sta riscuotendo grande successo anche tra gli elettori del PDL per cui voglio ricordare cosa ha fatto e detto che farà il governo Berlusconi in questi tre mesi di vita.
Invito chi lo ha votato a smentire quello che dico.

1) Abolizione ICI: l'abolizione dell'Ici non premia i proprietari di case modeste, già esentati da Prodi, bensì i proprietari di immobili di qualità e pregio e sicuramente penalizza i comuni che per far cassa ricorreranno ad altre tasse locali con conseguente esborso di soldi in più da parte di chi adesso non pagava già l'ICI ( le conseguenze già si cominciano a vedere).

2) Detassazione straordinari: non sono d'accordo perché: la detassazione aumenta solo la quantità del lavoro, non la qualità (e chiunque ha un'idea di che cosa vuol dire "lavorare" è d’accordo sul fatto che alla 10ma e 11esima si rende poco); perché aumenteranno gli incidenti sul lavoro che sono in aumento; perchè se far fare straordinari ai dipendenti costa meno che assumere, in breve tempo l’indice di disoccupazione aumenta....

3) Alitalia tenuta in piedi attraverso “ l’accanimento terapeutico” con i soldi dei cittadini e con le solite invenzioni scellerate del ministro Tremonti( il Robin Hood alla rovescia) che fa passare il prestito ponte di 300 milioni come voce attiva di bilancio per evitare il fallimento e quindi soldi nostri a fondo perduto e dai 2000 licenziamenti con Air France siamo già a 6-8000 con tendenza all’ aumento. Le ultime notizie si parla di fallimento con scorporo della parte malata a carico dello stato (noi) e la parte buona svenduta ai soliti corvi.

4) Ponte sullo stretto, un disastro continuare solo a parlarne mentre in Sicilia ci sono priorità drammatiche come il problema dell’acqua e delle infrastrutture.

5) Costruzioni di centrali nucleari dopo che un referendum ha detto no e dopo che in tutto il mondo, a parte qualche eccezione, lo stanno abbandonando Scajola continua a dire non si torna indietro ( dove siamo andati lo sa solo lui) anche se in un mese ci sono stati 6 incidenti in centrali nucleari con contaminazioni lievi (dicono) di almeno 100 persone.

6) Bavaglio alla giustizia con il prossimo DDL per il divieto delle intercettazioni telefoniche.( una cosa più vergognosa dell’indulto).

7) Mutui a tasso variabile, una balla colossale: ``Il governo ha sbandierato un accordo che prevede un risparmio pari a circa 850 euro all`anno per circa 1 milione e 250 mila famiglie, peccato che la notizia sia falsa``, dice l`Aduc. In finanziaria 2008 erano previsti 20 milioni di euro di aiuto alle famiglie e non si sa Tremonti dove li ha fatti confluire mentre si è inventato questo marchingegno ( voluto dalle banche a rischio fallimento per troppi mutui immobiliari) che di fatto allunga solo il tempo del mutuo. In poche parole quello che non pagano subito si tramuta in un ulteriore prestito fatto dalla banca ai possessori di mutuo e su cui graveranno gli interessi bancari.( dagli ultimi calcoli si ritiene che sia una truffa).

8) Class Action, hanno posticipata l’entrata in vigore della legge per poi farla diventare un class action alla rovescia stile Tremonti che toglie ai poveri a dà ai ricchi.( con questo governo non entrerà mai in vigore)...

9) Scuola, più soldi a quella privata, 140.000 docenti in meno in 5 anni in quella pubblica e chiusura di 2000 scuole nei comuni sotto i 5000 abitanti e la ministra non ha di meglio da fare che pensare al ritorno del grembiule

10) Lodo Alfano o Schifani bis o Dolo Berlusconi ( VERGOGNOSO) per cui 4 persone in Italia sono fuori e al di sopra della legge cioè sono FUORILEGGE.

11) Sicurezza, 3000 soldati per 6 mesi e 7000 agenti in meno per riduzione di personale e schedatura bambini rom ai quali vogliono prendere le impronte ( legge razziale).

12) Robin Tax un’ altra bufala del ministro creativo o incapace Tremonti che non riesce a capire che saranno i consumatori a pagarne le conseguenze e non i petrolieri o le banche.
Nel dpef ha previsto alla fine di esso, non la diminuzione della pressione fiscale come sbandierato in campagna elettorale e durante tutto il periodo del governo Prodi, ma un aumento dello 0,5%..

13) Tagli alla sanità e ripristino ticket sanitari anche per chi ne è stato sempre esente e diminuzione posti ospedalieri pro-capite e riduzione risorse per ammodernamento strutture ospedaliere pubbliche ed a farne le spese saranno sempre i più poveri che si vedranno negato il diritto alla salute.

14) Eliminazione agevolazioni alle cooperative con conseguente aumento dei prezzi per i clienti e anche riduzione del personale.

16) Infrazione per rete4 la cui multa sarà pagata dai soliti noti, i cittadini.

15)Ampliamento della base NATO di Vicenza e nonostante le proteste e un referendum alle porte hanno già dato l’ OK agli americani..

17) Ampia facoltà ai concessionari di autostrade di aumentare i pedaggi, infatti dai primi di luglio ne è scattato uno con punte che arrivano anche al 10%.(L'Antitrust scende in campo per criticare la nuova convenzione di Autostrade nella parte che riguarda l'adeguamento delle tariffe e per l'assegnazione, senza gara, di nuove tratte. Per il Garante della concorrenza le nuove regole decise con un decreto legge danneggiano i consumatori e sono distorsive della concorrenza. La nuova convenzione prevede un adeguamento annuale delle tariffe di pedaggio, per tutta la durata della convenzione e cioè per 30 anni (dal 1 gennaio 2008 al 31 dicembre 2038), pari al 70% del tasso di inflazione effettiva rilevato dall'Istat.) Dai primi luglio già ci sono stati aumenti di tariffe…

18) Sempre dal Ministro Tremonti, un altro regalo da Robin Hood alla rovescia, è stato previsto il tetto d’inflazione programmata all’ 1,7% per il primo anno e addirittura l’1,5% per i successivi mentre quello reale si aggira intorno al 4% e quello percepito all’8%. In questo modo ai lavoratori dipendenti e pensionati viene fatto un altro scippo ai già magri redditi mentre alle imprese un altro regalo dopo quello INFAUSTO del governo Prodi che con il cuneo fiscale,la diminuzione di 5,5 punti di IRES e di 0,35 IRAP ha regalato ad esse circa 12.000 miliardi di euro.

19) Tagliati i fondi per gli insegnanti di sostegno per handicappati per cui tanti di essi non potranno frequentare la scuola, una cosa VERGOGNOSA.

20) Innalzamento del tetto degli assegni da 5000 euro (entrato in vigore dal 1 aprile 2008) a 12.500 euro per aiutare gli evasori-elettori del PDL.

21) Duro colpo ai precari che lo resteranno a vita e varata una legge incostituzionale che prevede solo una multa a sanatoria a chiusura di tutti i giudizi in corso.

22) Social card ( 3-400 euro l’anno) per avere il marchio di poveri DOC.

23) Riforma radicale della giustizia. Dopo il Lodo Alfano chissà quale scempio ne faranno.

24) Decapitati i vertici delle agenzie delle entrate, un altro aiuto agli evasori.

A questi interventi si aggiungono le nuove norme sull'accertamento con adesione per le imposte dirette e l'IVA, grazie alle quali vi sarà un ulteriore dimezzamento delle penalità già fortemente scontate e la possibilità di pagare il dovuto a rate, rendendo trascurabile il rischio di essere sottoposti ad accertamento, e quindi incentivando l'evasione. Non è formalmente un condono. Ma l'effetto sostanziale sarà lo stesso. GLI EVASORI RINGRAZIANO.

E intanto non si affrontano i problemi seri delle retribuzioni dei lavoratori a reddito fisso e dei pensionati che dal 2001 al 2007 hanno perso il 50% del potere d’acquisto con tendenza al peggioramento tenuto conto che i prezzi stanno lievitando senza alcun controllo. Gli ultimi dati parlano di 5 milioni di precari, 10 milioni nella fascia di povertà e altri 5 milioni ai limiti di essa e si allarga la forbice tra quel 10% di benestanti e l’ altro 90%.

17 luglio 2008

Berlusconi,Fininvest,riciclaggio soldi cocaina e Lega Nord

MatoGrosso, PizzaConnection ...

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11 giugno 2008

Una centrale elettrica ad aquiloni

www.repubblica.it

CHIERI (Torino) - Se avete mai usato un aquilone, avete sentito quanto il vento tira sulle mani. Più è grande, più tira. Come vi spiegherà qualsiasi amante di kite surfing, possono far volare anche gli uomini. "Anzi - dice Massimo Ippolito, kite surfer per hobby - li costruiscono inefficienti apposta, altrimenti ti porterebbero via". Più in alto arrivano, più forte tirano.

A questo punto non è più un gioco per bambini e neanche uno sport. E' un'occasione: le forze, in natura, non si sprecano. Soprattutto, se si possono usare per generare elettricità. Forse ci voleva l'incontro fra un kite surfer come Ippolito e un appassionato di vela, come Mario Milanese, docente al Politecnico di Torino, perché scattasse l'idea di rivoluzionare dalle fondamenta il modo di produrre energia eolica.

Il fatto che il primo abbia un'azienda di sistemi automatizzati e il secondo insegni Controlli automatici all'università ha solo fornito gli strumenti per dare la scalata ad un obiettivo, a prima vista, impossibile: produrre tanta energia elettrica quanto una centrale nucleare, solo grazie al vento. Partendo non dalle gigantesche eliche delle turbine che ormai si costruiscono un po' dappertutto, ma dagli aquiloni dei bambini.

KiteGen, come si chiama il progetto a cui lavorano Milanese ed Ippolito, non è l'unico nel mondo a puntare in questa direzione, ma è anche uno dei rarissimi casi in cui l'Italia, che le energie rinnovabili, normalmente, si limita a comprarle, è alla frontiera della ricerca. All'idea del vento dagli aquiloni lavorano anche, infatti, almeno altri due gruppi, in Olanda e in California.

E' una guerra di brevetti. Perché, se gli esperimenti confermeranno le prime verifiche e i primi risultati dei prototipi, è come mettere le mani su una sorta di pietra filosofale, capace di scavalcare le debolezze più vistose dell'energia eolica e, in generale, delle energie alternative: costose, si dice, ingombranti, incostanti, troppo poco potenti. Dalla parte degli aquilonisti, c'è, anzitutto, il vento. Quanto forte soffia, per cominciare.

A 80 metri di altitudine (l'altezza normale di una turbina) il vento spira, in media, nel mondo, a 4,6 metri al secondo, un po' più di 16 chilometri l'ora. E' un primo problema. Sotto i 4 metri al secondo, infatti, le turbine, normalmente, vengono spente, perché diventano antieconomiche. Il Texas occidentale - dove l'Enel ha appena varato una centrale eolica con 21 turbine - è un'area ricercatissima, perché il vento soffia in media a 7-8 metri al secondo (un po' meno di 30 chilometri l'ora), che viene definita una velocità ottimale. Ora, a 800 metri di altitudine, il vento soffia, in media, nel mondo, a 7,2 metri al secondo. La velocità ottimale. E un parametro cruciale, perché, spiegano i manuali di fisica, l'energia che si può ottenere dal vento aumenta in modo esponenziale con la sua velocità. "A mille metri di altezza - dice Milanese - l'energia che puoi ottenere è otto volte quella disponibile a livello del suolo".

Il secondo problema del vento è che, in molti posti, non c'è sempre o, semplicemente non ce n'è. A De Bilt, in Olanda, che è un posto ventoso, le turbine funzionano 3 mila ore l'anno, in pratica un giorno su tre. A Linate, nessuno installa turbine, perché il vento è zero. Ma chi l'ha detto che la pianura padana è senza vento? Basta andare a 800 metri d'altezza: c'è vento per 3 mila ore l'anno, quanto a De Bilt per le turbine. E, nel cielo sopra De Bilt, si arriva a 6.500 ore, più di due giorni su tre. A Cagliari, si passa da 2.800 a 5 mila ore. Di vento, insomma, ce n'è molto di più di quanto si possa pensare sulla base dell'industria eolica attuale. Ma come catturarlo? "Con lo yo-yo" rispondono Milanese e Ippolito: un aquilone che sale e scende nel cielo.

In un capannone di Chieri, alle porte di Torino, l'aquilone elettrico dispiegato non è altro che un normale kite per il surfing. Assicurato a due leggeri cavi, da 3 millimetri di diametro, lunghi 800 metri, l'aquilone si libra in volo, sostenuto dal vento. Srotolandosi, i cavi fanno girare due cilindri ed è questa movimento che genera energia, come si carica una dinamo. Ma questa è la parte più facile. Da buon velista, Milanese spiega che una barca con il vento in poppa va meno veloce di una barca che lo prenda ad angolo acuto.

In termini scientifici, la potenza generabile dall'aquilone aumenta in funzione della velocità con cui si muove rispetto al vento. La parte importante del KiteGen è, infatti, il sistema di navigazione. Dei piccoli sensori, con rilevatori Gps, sono fissati sull'aquilone e collegati con un computer a terra che gestisce la navigazione dell'aquilone: un software manovra piccole trazioni sui cavi per assicurare che il kite proceda tracciando vorticosi 8 nel cielo. Grazie a queste scivolate d'ala, l'aquilone aumenta il suo differenziale di velocità rispetto al vento e, dunque, la potenza elettrica generabile. In pratica, l'aquilone si comporta come la striscia più esterna dell'elica di una turbina, senza dover far girare complicati ingranaggi: "Di fatto - dice Milanese - prendiamo la parte migliore di una turbina a vento e la mettiamo dove il vento è più forte".

Quando il cavo è tirato al massimo, l'aquilone non genera più elettricità. Uno dei due cavi viene mollato, l'aquilone si impenna, non offre più resistenza al vento e viene riabbassato: "Per recuperarlo, consumiamo il 15% dell'energia generata in ascesa". Il passo successivo è immaginare una serie di questi yo-yo che funzionano insieme. "Basterebbe tenerli distanti 70-80 metri l'uno dall'altro - dice Milanese - mentre le turbine devono essere separate da più di 300 metri". Questo significa che, invece di avere decine e decine di torri eoliche ad ingombrare il paesaggio, per generare la stessa quantità di energia basterebbero alti e invisibili aquiloni che, a terra, non occuperebbero più spazio di una normale centrale elettrica.

Tutto questo, comunque, per ora è sulla carta. KiteGen, finora, ha solo fatto volare il prototipo, generando, in tutto 2,5 kilowatt. "Ma - assicura Milanese - il prototipo ha rispettato le simulazioni del computer e questo ci rende fiduciosi sul fatto che anche le altre simulazioni siano realistiche". E questo spinge Milanese a pensare in grande. Ad esempio, ad un altro attrezzo per bambini: una giostra. Se si montassero 200 aquiloni su un anello, che la forza del vento fa ruotare, questo movimento potrebbe generare energia con una potenza di 1.000 megawatt, quanto una media centrale nucleare. Occupando, sul terreno, non più di un cerchio del diametro di 1.500 metri. Al costo, calcola Milanese, di 5-600 milioni di euro, un sesto di quanto costi, oggi, una centrale atomica. L'energia prodotta dalla giostra KiteGen sarebbe, infatti, più intermittente di quella nucleare, ma anche assai meno cara. Se la scala fosse davvero di mille megawatt, un kilowattora, secondo i calcoli di Milanese, costerebbe solo un centesimo di euro, un terzo di quanto costa, oggi, l'energia più economica, il carbone. Tutto così semplice? Con le energie alternative, sognare sulla carta è facile. Il responso finale, poi, come direbbe il vecchio Dylan, "soffia nel vento".

(11 giugno 2008)